NOI TRANS, LE FATE IGNORANTI
DIARIO DI UNA TRANS
"Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e non riconosciamo, ma che ci cambiano la vita.
Non sono quelle delle fiabe, perché loro qualche bugia la dicono.
Sono ignoranti, esplicite, anche pesanti a volte, ma non mentono sui sentimenti.
Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto,
che vivono i propri sentimenti e non hanno paura di manifestarli.
Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua, che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie.
Spesso passano per “ignoranti”, perché sembrano cafone e invadenti per la loro mancanza di buone maniere, ma sono anche molto spesso delle “fate” perché capaci di compiere il “miracolo” di travolgerci, costringendoci a dare una svolta alla nostra vita."
[F. Ozpetek]
C'è un elemento costante che sottende a tutti i miei post e,
oserei dire, a tutta la mia vita, ma di cui non mai parlato esplicitamente:
l'amore.
Non ho mai parlato delle mie storie d'amore, né qui né sui
social: sono poche e troppo importanti per parlarne pubblicamente, troppo
private, troppo grandi, ne parlo solo con le persone a me più care e che mi
stanno vicino e che sopportano me e le mie insicurezze (e che non finirò mai di
ringraziare abbastanza).
In quest’ultimo anno, però, una serie di eventi mi hanno
spinto a parlare d’amore, anzi, nello specifico di amore trans: perché è giusto
che se ne parli, è giusto che la gente sappia, e non mi importa di espormi una
pubblica piazza, ma sono mossa dalla volontà che le cose cambino e che quello
che è successo a me non succeda più.
Così scrivo qui, a voi, sul blog, per parlare ancora una
volta di ciò di cui nessuno parla mai. Perché scrivere mi fa bene, mi purifica, mi salva.
E perché
spero che la mia storia possa essere d’aiuto a tanti di voi.
WEARING:
Camicia di lino/ LINEN WHITE SHIRT: Blu Studio
Jeans shorts: Diesel
Occhiali/ SUNGLASSES: Sonia Rykiel
Bikini: Te Quiero Mucho
Borsa e gioielli etnici/ ETHNIC BAG& JEWELS
Bracciali argento/ SILVER BRACELETS: OVS
Anelli/ RINGS: Tally Wejil
Sandali di cristallo/ CRYSTAL SANDALS : Steve Madden
Nell'immaginario collettivo, le trans sono una trasgressione,
una perversione, esseri mitologici metà uomo e metà donna vogliose e ninfomani,
moderne Baccanti atte a soddisfare se stesse e gli uomini in un circolo di
perdizione. Troppo spesso si tende a dimenticare che le trans in realtà sono
semplicemente persone: persone, aggiungerei, che hanno dovuto lottare con le
unghie e con i denti per prendere in mano la loro vita e farne quello che desideravano,
per diventare ciò che volevano, per essere loro stesse, per conquistare
duramente qualcosa che a tutti gli altri spetta di diritto naturale.
È per
questo che io mi sento immensamente orgogliosa di ciò che sono, e non mi sento
meno donna solo perché non ho avuto la fortuna di nascerlo biologicamente;
anzi, penso di essere molto più donna rispetto a tante altre perché io me lo
sono conquistato. Eppure, nonostante ciò, sono una persona insicura:
probabilmente è per il fatto di aver passato quasi 30 anni della mia vita a
vivere una vita che non era la mia, in un corpo che non mi apparteneva; e
ancora oggi ne porto gli strascichi, ho ancora paura di non essere abbastanza,
di non essere all’altezza.
Con ogni uomo con cui ho intrapreso una relazione, è sempre
andata allo stesso modo: lui si avvicina a me per curiosità, per intrigo, per
“provare”, affascinato dal frutto proibito; eppure, dopo avermi conosciuto,
scopre che in realtà sono una ragazza normalissima, con i suoi sogni e le sue
speranze, molto dolce, intelligente quanto basta, umile, con dei valori. E
succede che si innamorano, a dispetto di quanto loro stessi avrebbero mai
potuto credere.
“Non avrei mai pensato di potermi innamorare di una trans”.
Ogni uomo con cui sono stata mi ha detto questa frase.
Eppure succede, e molto più spesso di quanto pensiate.
Nell’ultimo anno i media e i giornali ci hanno regalato
notizie di nozze trans, prima di tutte Alessia Cinquegrana, a cui hanno seguito
altri due matrimoni di ragazze transessuali. Tre matrimoni che, ci terrei a precisare, hanno avuto tutti
luogo in Campania, alla facciaccia di chi dice che qui siamo retrogradi,
bigotti e stiamo indietro anni luce. Tre bellissime storie a lieto fine, che mi
portano inevitabilmente a pensare a tutte le storie clandestine che migliaia di
trans vivono ogni giorno, costrette a vivere nascoste come un segreto, le fate
ignoranti, le amanti invisibili. E con “amanti” intendo il participio presente
del verbo “amare”, che suonerebbe meglio di “fidanzata”, nome comune di cosa.
Almeno sul dizionario.
Perché la verità è che vige ancora questa politica del
“don’t ask, don’t tell”, perché uscire con una trans, andare con una trans,
innamorarsi di una trans è una cosa che capita o può capitare a qualsiasi uomo,
è una cosa che tutti fanno ma tutti tengono nascosta, dando la colpa alla
società quando sono loro i primi a non spiegarsi questa cosa, innescando e piegandosi a
dinamiche malsane e diventando vittime di se stessi. Uno degli ultimi ragazzi
con cui mi sono sentita mi ha detto che se avesse fatto leggere i nostri
messaggi ai suoi amici lo avrebbero preso in giro a vita; peccato non sapesse
che i suoi amici erano i primi a contattarmi e a chiedermi di uscire.
Allora si continua così, a fare “zitto zitto nel mercato”
come si dice dalle mie parti, a nascondersi dietro un dito. Perché anche se
ormai molti uomini eterosessuali ammettono di essere stati con una trans almeno
una volta nella loro vita, nessuno ammetterebbe mai di essersi innamorato di
una trans.
“Agli occhi della gente, è molto più grave amare una trans che
scopare con una trans”, cito parole testuali del mio ex.
Seguite da: “Ti amo,
ma non posso stare con te perché sei una trans”.
Diciamoci la verità: stare con una trans è difficile; ci
vogliono le palle, non è da tutti, me ne rendo conto, ed io per prima non ho
mai preteso nulla da nessuno, né di essere presentata ai genitori né di andare
mano nella mano sul Corso, perché mi rendo conto che un uomo che si ritrova per
la prima volta in una situazione del genere può essere difficile. A volte
l’amore fa fare cose stupide, almeno a me capita sempre. Mi perdo in quella
infinita dolcezza del noi e mi dimentico di me. Mi dimentico di essere una
donna forte, matura, orgogliosa, di successo, una donna che ha preso la sua
vita e che ne ha fatto quello che voleva. Una donna di che un uomo dovrebbe
essere orgoglioso di aver al suo fianco e di presentare ai suoi genitori o da portare
mano nella mano sul Corso, da sfoggiare come un gioiello, non da nascondere
come un segreto. In quante di noi accettano di vivere nascoste pur di sentirsi
amate?
È andata così anche con il mio ultimo ex, che dopo due mesi
di frequentazione assidua ho scoperto avesse una pseudo fidanzata a Roma da un
anno. Diceva di amarmi, di amare me, di volere me, ma poi non riusciva a
lasciarla perché lei era “la scelta più facile”, perché poteva presentarla ai
genitori, al figlio, portarla il sabato sera in pizzeria con gli amici, postare
le foto su Facebook, sposarla, farci un figlio; tutte cose, diceva, che con me
non poteva fare.
“Mi hai dato in dieci giorni quello che lei non mi ha dato in
dieci mesi” mi ha detto un giorno. Eppure si è condannato all’infelicità con
una persona che per sua stessa ammissione non amava, pur di salvare le
apparenze.
Quando lei ha scoperto tutto, lui ovviamente ha rinnegato me e tutto quello che eravamo stati, mi sono sentita chiamare troia e puttana, mi sono sentita dire mi fai schifo,
io non ti ho mai amata, sei servita solo a scaldarmi il letto. È stato come uno
schiaffo in pieno viso a mano aperta.
Lui ha scelto lei; era ovvio che
scegliesse lei, mi hanno detto tutti.
Ma era davvero così ovvio? Non bastavano
tutti i bei momenti, tutta la felicità, tutto l’amore che avevamo condiviso a
lasciar andare lei e provare a stare con me? Evidentemente no.
Come potrete immaginare, appena lei è andata via lui è
tornato da me, in lacrime, implorandomi di restare, chiedendomi cosa mi
aspettavo che facesse in una situazione del genere. Mi aspettavo che per una
volta facessi l’uomo e avessi il coraggio di ammettere che amavi me, ecco cosa
mi aspettavo.
Lei non riusciva ad accettare il fatto che fossi una trans,
che “sicuramente è piena di malattie” e “sicuramente fa la escort” ed altre
cose che non sto qui a ripetervi. Cose dette da una donna di 40 anni che vive in una città cosmopolita come Roma, e per di più è anche un'insegnante. Questo è quello che
la gente pensa di noi trans.
Lui addirittura aveva paura che se la sua ex compagna avesse scoperto che stava con una trans, non gli avrebbe
mai più fatto vedere il figlio.
Non credo ci sia bisogno di sottolineare la
gravità di una simile congettura, pensare che solo il fatto di frequentare una
ragazza transgender nel 2017 sia un motivo valido per togliere ad un padre il
proprio figlio.
Ci siamo continuati a vedere e sentire senza che lei lo sapesse; io ho fatto il classico errore di valutazione dell’amante, cioè quello di pensare che lui avrebbe lasciato lei per me. Ma questo non succede mai, ed è bene che ce lo mettiamo in testa: loro non lasceranno mai le loro mogli o fidanzate. Mai. Soprattutto, non per una ragazza trans.
Mi ha detto se vuoi che ci continuiamo a vedere devi accettare il fatto che io stia con lei. E io ovviamente ho detto no, non so se perché sono troppo orgogliosa, troppo debole o troppo stupida. O magari tutte e tre le cose.
Non ne esco bene da questa storia: ne esco come una stupida,
fragile, mi sono umiliata per amore e per tutta risposta ho preso un calcio in
faccia.
Lui mi cerca ancora, ma continua a stare con lei, e so che non
si lasceranno mai - in fondo bisogna essere molto tristi e soli e disperati per
continuare a stare insieme dopo tutto questo. E mi continuo a ripetere che mi
merito di meglio, che sono stata più donna di lei che si è sottratta al
confronto e ha usato le cose che le ho detto per mettermi contro di lui, che
nella mia vita non mi sono mai vergognata di nulla e non ho certo intenzione di
cominciare a 30 anni.
Stranamente, però, non ci sto male, non sono gelosa o invidiosa, anzi, penso
di essermi salvata. Ho capito che l’amore è una cosa bella, che ti fa stare
bene, che ti fa ridere senza motivo, che ti fa canticchiare tra te e te a bassa
voce. L’amore ti gonfia come una vela e ti fa salpare per mari immensi e
sconosciuti. Tutto il resto non è amore. Gli affanni, gli inganni, le gelosie,
le ossessioni, le ansie. Tutto ciò che ti fa stare male non è amore, e chi ti
fa del male non ti ama.
E allora non posso fare a meno di chiedermi: è questo il
destino di noi trans?
La mia storia è finita perché io sono trans, e lui non sa se
avrebbe mai portato “alla luce del sole la nostra relazione”.
Pensavo mi
amasse. Che mi amasse sul serio. E forse l’ha fatto.
Ma non vuole stare con me
perché si vergogna. Perché non mi presenterebbe ai genitori. Perché ha vissuto
tutta la sua vita come uomo eterosessuale e non vuole che gli altri pensino il
contrario. Perché la gente parla.
Quest’uomo ha rinunciato all'amore, alla
persona a cui teneva di più al mondo, ad una ragazza sincera, buona e fedele
per paura.
Ed io? Io ho investito il mio tempo, le mie energie, i miei
sentimenti, i miei sforzi in una relazione in cui ci sono andata semplicemente
a perdere, solo perché non ho avuto la fortuna di nascere biologicamente donna.
Non importa ciò che ho fatto della mia vita, che ho studiato, che mi sono
laureata, che ho sempre lavorato onestamente senza chiedere a nessuno, che sono
una persona integra, pulita, educata. Tutto questo non importa, importa solo
questa lettera scarlatta – la T di trans – che mi porto marchiata sul cuore.
Eppure io ci credo ancora. Credo ancora nel primo
appuntamento, nel primo bacio sotto il portone, credo nel batticuore quando
squilla il telefono, nelle parole sussurrate, negli sguardi che si incrociano
in mezzo a tante persone. Credo ancora nell'amore e, soprattutto, credo che
siamo nate per essere amate alla follia. E un giorno, succederà.
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[Photos: Simone Capuano]
Cia mi chiamo Isabella sono anche io una donna trans come te e orgogliosa di esserlo.
RispondiEliminaComprendo il tuo dolore che e' quello di una persona innamorata ferita, delusa e che e' comune a tutte le persone indipendentemente dalla propria identita' di genere o orientamento sessuale. Purtroppo hai ragione: gli stereotipi sono ancora molto radicati nella societa'. Io durante la mia transizione non ho subito episodi di discriminazione, ma se devo descrivere una sensazione di rei che e' quella di sentirsi sola, isolata. Nel senso che ci sono per fortuna persone che ti sono veramente vicine, ma ho provato tante volte la sensazione di essere tollerata, sopportata. Di essere una persona che ormai c'è e dobbiamo tenercela ma potevamo farne volentieri a meno. Penso di avere avuto piu' soddisfazioni dagli estranei o dai colleghi che dalla famiglia che a parte mia madre e mia moglie mi hanno o vorrebbero cancellarmi. Eppure come te sono una persona gentile, educata, che ha un suo lavoro, fa la spesa, mangia, dorme ,prende l'autobus come tutte le persone. Io faccio l'infermiera nell'ospedale della nostra citta' e almeno per ora dai pazienti non ho mai ricevuto sgarbi ed anzi spesso quando mi incontrano per strada mi ringraziano. Ma se sapessero che sono una trans si comporterebbero allo stesso modo? Io voglio pensare di si pero' non ci metterei la mano sul fuoco.
Io ho la fortuna di avere una moglie che mi ama, che mi e' stata vicina durante la transizione e che tutt'ora e' la mia compagna di vita. Ma se un giorno decidesse di lasciarmi, non so se avrei il coraggio di ricostruirmi una vita sentimentale. Io sono piu' grande di te, anche io come te ho passato troppo tempo in un corpo che non sentivo mio e leggendo quello che ti e' successo non so se vorrei spendere tempo, energie per prendere degli schiaffi in pieno viso da persone spregevoli e vigliacche.
Sei una persona bellissima, ti meriti solo il meglio. Un abbraccio
Isabella
Grazie Isabella, non sai quanto conti per me questo tuo messaggio! Sono così felice di leggere le vostre testimonianze e di avere sempre tutto il vostro supporto! TI mando un bacio grande! ❤
Eliminaciao cara, infine volevo aggiungere che si hai ragione, abbiamo una T scarlatta, ma io ne sono orgogliosa perché e' il frutto di un cammino, di una lotta per la rinascita, per la riconquista di se stesse e questo e' piu' importante di qualsiasi "uomo".
RispondiEliminaLa persona giusta arrivera' anche per te, ne sono sicura.
Cara Enrie, ti scrivo perché ci tengo a dirti quanto mi è stato di grande conforto leggere questo tuo diario. Ogni volta che penso alle tue parole, la loro purezza mi tocca nel profondo, e mi commuove. Sai, con l'aiuto della psicologa (una persona fantastica), recentemente, ho confidato ai miei cari le difficoltà che ho sempre avuto a convivere con la mia parte maschile. Farlo, è stato come liberarsi da un grosso peso che stava diventando insostenibile. Anche se sono solo all'inizio del mio percorso, ora mi sento molto meglio e quando penso alle persone speciali come te, che mi hanno dato conforto e ispirazione, un senso di gratidudine riempie il mio cuore. Ti abbraccio forte e ti auguro tutta la felicità del mondo ✨����❤
RispondiEliminaSono troppo felice per te e ti auguro un bellissimo percorso... un bacio grande! ❤
EliminaCiao Enrie, ti leggo da tempo... Questo, assieme al post della lettera di tuo padre, è forse il tuo post più bello. Non dev'essere stato facile, quindi grazie. Ammetto di aver pianto leggendolo, perché anche se non sono trans, in quanto obesa sono considerata "diversa" e ho subito più o meno lo stesso trattamento dagli uomini... In privato pazzi di me, ma puntualmente "ripudiata" in pubblico perché non abbastanza, tenuta nascosta come una COSA - sì, perché ti senti una cosa, non una persona - di cui vergognarsi... Indegna di partecipare alla loro vita da protagonista, di essere presentata alla famiglia, agli amici... Penso che ogni persona "diversa" possa comprendere l'enorme sofferenza dietro a questo post. Grazie ancora per averlo scritto. Ti auguro tanta felicità. C.
RispondiEliminaCiao C., capisco perfettamente il tuo dolore e mi riconosco nelle tue parole...quello che posso dirti, e che ho cercato di trasmettere in questo post, è di eliminare le persone malsane dalla nostra vita e circondarci solo di persone positive, che ci amino realmente...so che non è facile, io sono la prima a ricaderci ogni volta, ma ne va di noi stesse...se queste persone ci amano in privato e ci cercano è evidentemente che siamo in grado di dare tanto e di trasmettere qualcosa, quindi il problema non è nostro ma loro, e noi non possiamo farci carico ogni volta dei loro mostri, perché annienterebbero tutto quello di bello e buono che c'è in noi, e sarebbe un peccato, non credi?
EliminaCome ho scritto, Dio ci ha create per essere amate alla follia, non accontentiamoci di niente di meno! Ti mando un forte abbraccio, e se ti piacciono questo genere ti post ti consiglio di leggere la mia lettere a me stesso, si chiama "Caro Enrico ti scrivo..." e ti lascio qui il link: http://www.enriescielzo.com/2016/11/caro-enrico-ti-scrivo.html
P.S. nei giorni in cui ho scritto questo post ho ascoltato spesso la canzone "Oronero" di Giorgia, in cui mi sono rivista tanto...se non la conosci ti consiglio di ascoltarla, mi aiuta a sentirmi meglio, e a capire che a volte dobbiamo dimenticarci di ciò che vogliamo e ricordarci di ciò che meritiamo... #bastaoronero
EliminaLeggendo le tue parole mi manca il respiro , sono sensazioni struggenti che chi non è nella nostra situazione non può capire. Il paragone della lettera scarlatta è molto adatto..non importa se si è onesti , se nella vita abbiamo raggiunto importanti traguardi lavorativi o di studio ,se ci amano o quanto siamo "passabili" nulla sarà mai abbastanza. Io sono stata fortunata , ho iniziato a prendere ormoni a 15 anni e quando viene fuori l'argomento prontamente , nella maldestra intenzione di farmi un complimento(?) , la gente sentenzia "caspita sembri proprio una donna !" ,in questa frase c'è tutto..."sembri" dice più di mille parole. Rimani la creatura esotica da esporre alle serate naif ,da camera da letto , mentre magari vorremmo una vita "normale":amare un uomo alla luce del sole , conoscere i suoi genitori ecc.. una normalità che penso abbiamo il diritto di poter quantomeno desiderare. Il finale del post però è il fatto per cui ti scrivo..perchè come dici tu prima o poi succederà! Ti auguro il meglio perchè nel nostro piccolo siamo le eroine del nostro tempo.
RispondiEliminaUn abbraccio e se puoi non abbandonare il blog.
Cara Anonima, sei davvero fortunata ad avere cominciato a prendere gli ormoni così presto, vorrei averlo fatto anche io...capisco benissimo cosa intendi e, come dici tu, è una cosa che penso che solo tra di noi possiamo capire bene, a me già quando dicono "Ah ma prima eri uomo?" mi toccano i nervi, perché penso che quella parola lì, "uomo", non abbia e non abbia mai avuto niente a che fare con me, con i miei umori, le mie sensazioni, le mie emozioni, la mia anima. Cerco ancora un uomo che mi ami e sia attratto da me non perché sono trans, ma perché sono io, Enrie. E appunto, prima o poi succederà. Anche io sogno cose piccole, normali e genuine come preparare la tavola con mia suocera la Domenica a pranzo (sono proprio una femmina del Sud), ma anche se non succedesse a me, soono già contenta se succede qualcun'altra. Spero con questo blog e le mie storie di cambiare qualcosa nel mio piccolo, di smuovere le acque, di invitare a riflettere. Grazie per il tuo commento e le tue parole, sono convinta che facciano bene a me così come a tante altre come noi!
EliminaUn bacio! ❤
P.S. meglio esotica che noiosa ahahaha :D
EliminaCara Enrie, da un lato vuoi sovvertire le regole facendo sì che ti accettino come donna cancellando completamente il tuo passato biologico, dall'altro lato sogni una suocera normale e apparecchiare la tavola alla domenica... Non è che per vivere la tua diversità hai bisogno, tanto bisogno, della normalità?
EliminaChi ha detto che voglio cancellare il mio passato biologico? Anzi, ho anche scritto una bellissima lettera a me stesso con tanto di vecchie foto...e poi sovvertire le regole significa rendere "normale" qualcosa che non lo è. Non ci vedo nessuna contraddizione in questo! Ciao Anonimo :)
EliminaPuò darsi che le tecnologie chimiche, mediche, farmacologiche e chirurgiche oggi disponibili (fenomeno recente e impensabile fino a 50 anni fa) stiano instaurando di fatto , o forse meglio dire installando, una nuova normalità nell'essere umano. Se così è, tu sei un'avanguardia di questo fenomeno. E che bella avanguardia, permettimi :)
EliminaLo prendo come un complimento, grazie :)
Eliminahai lottato per te stessa e questa è la cosa molto coraggiosa.Vedrai l'amore arrivera quando non lo aspetti.
RispondiEliminaHai le foto bellissime :-)
Grazie Gioia, sei dolcissima!
EliminaNon ti preoccupare, sono così anche con le donne nate tali. E, da semplice me stessa, non accettare compromessi: non permetterlo più. Bacini
RispondiEliminaGrazie per essere passata Viola :*
EliminaTi auguro di trovare un uomo vero alla tua altezza ma Credimi, sei talmente in alto che sarà difficile possa raggiungerti. Ti voglio bene. Ilaria
RispondiEliminaGrazie Ilaria, sei dolcissima! Ti abbraccio forte!
EliminaTesoro mio ...solo oggi...a distanza di mesi...sono "caduta" nel tuo meraviglioso pezzo.
RispondiEliminaSuccede anche a noi Donne biologiche
Io sono te in ogni parola che hai scritto.
Lui, sposato da 20 anni con 2 figli di 18 e 16, la tradisce da 20 anni. Ma non aveva mai avuto una relazione
Non si era mai innamorato.
Neppure della moglie. La scelse perché di buona famiglia e perché lui, a 38 anni, voleva un figlio.
Pressato dalla famiglia si è sposato e dopo 3 mesi si era reso conto, parole sue, di aver fatto la cazzata più grande della sua vita....ma lei era incinta del maschio.
Ebbene.....io ho vissuto con lui 2 anni di relazione da amante.
Ho dato la mia anima
Il mio cuore
Il mio ...tutto a lui.
Abbiamo ed ho resistito ...lottando e continuando a dargli tutta me stessa....per rubarci momenti, ore, sere, weekend.
Ho perso kg e versato miliardi di lacrime.
Lei lo ha minacciato più volte di distruggerlo
Di rivinarlo
Di mettergli contro i figli
Lei che si preoccupava solo di salvare le apparenze in una Roma bene fatta di cene, teatri ed eventi sociali...in cui il marito, che non ti ama e ti tradisce, serve a salvare la facciata.
Figli che odiano la madre e persino le filippine che scappano ogni 6 mesi.
Ma lui....dopo 2 anni di sguardi pieni di tutto l'amore del mondo, dopo essersi persi l'uno nell'altra per 2 ore, dopo essersi detti e dimostrati di tutto, dopo frasi come "tu sei la cosa più bella potesse capitarmi nella vita dopo i miei figli" "senza di te non sarei e non sarò mai felice, ma la mia felicità non conta, contano i miei figli" "io non posso dare retta solo al cuore a 56 anni" ......ebbene lui.....dopo 2 anni .....mi ha spezzata in mille pezzi l'anima ed il cuore lasciandomi il 30/05/17
Perché lei lo aveva di nuovo minacciato dopo che una sua amica ci aveva visti assieme parlare in macchina.
Lui è stato capace di urlarmi contro disperato e delirante, che se lo amavo davvero avrei dovuto capire che la sua vita faceva schifo e che non poteva fare altrimenti.
Che se pensavo che avremmo potuto continuare a vederci ero pazza e che dovevo lasciarlo andare e capire.
Capire?
Lasciarlo andare?
Non lo avevo mica incatenato....
Cosa avrei dovuto capire che il mio immenso amore per lui non contava nulla di fronte a una villa in Sardegna, uno chalet a St. Moritz, una multiproprietà a Cortina, un casale a Capalbio ed una casa al Circo Massimo ??????
Avrei dovuto capire che..... innamorarsi perdutamente di un uomo sposato significa solo imboccare l'autostrada contromano ed illudersi che il tir contro non arriverà?
Io non ho più un cuore dal 30 Maggio
Ecco coda ho capito.
È morto...il mio cuore.
Sonia D'Andrea
Che dolore leggere la tua storia, mi sono venuti i brividi alla schiena, mi sono rivista in te, ho rivissuto quel dolore che, per fortuna, oggi, non provo più. Ma c'è comunque un senso di fastidio, di asfissia, di malattia. Amare una persona così non è sano, non ci fa bene, non ci farà mai del bene, anche dopo che è finita, perché non ce lo siamo meritate ma al tempo stesso ce lo siamo autoinflitte. Ricordati però come dico sempre che da ogni grane dolore riusciamo sempre più forti, persone nuove, migliori. Ti auguro un cuore nuovo più bello e splendente, per tornare ad amare senza riserve qualcuno che faccia lo stesso con te. Ti abbraccio!
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