Una delle sfilate che mi è piaciuta di più durante la
settimana di Altaroma è stata quella presentata dagli studenti del III anno
dell’Accademia Koefia, i quali hanno
portato in passerella i loro lavori finali realizzati con le sofisticate
tecniche di composizione e confezione dell’Alta Moda italiana in un turbinio di
colori, tessuti tecnici misti alla leggerezza di chiffon e sete, ricami,
macramè, inserti e intrecci.
Il tema della sfilata di quest’anno – curata da Giusy
Ingallinera e Simone Pirani – era l’immagine, declinata in tutte le sue
varianti ed utilizzata dagli alunni come ispirazioni per le loro creazioni. “Franco
Moschino affermava che non c’era differenza tra un cartellone pubblicitario e
una t-shirt stampata, entrambi divulgano un messaggio attraverso un’immagine”
ha spiegato Simone Pirani, ex allevo Koefia e creativo nella maison Valentino.
“Questo è quello che ho detto ai ragazzi, perché è stata l’unica associazione
con l’universo moda durante la sua elaborazione: l’idea di veder nascere dei
lavori attraverso un processo creativo diverso da quello con il quale in genere
si sviluppano.”